I Monti Sartorius

La Sicilia offre molte attrattive che variano dalle città d’arte alle escursioni naturalistiche per finire con i percorsi enogastronomici.

L’Isola è caratterizzata dalla presenza di coste di differente tipologia, da catene montuose e dall’Etna, vulcano attivo più alto d’Europa. Proprio sul versante nord-est del vulcano si trova il sentiero dei Monti Sartorius.
Il percorso è lungo 4 chilometri, una passeggiata di circa 2 ore, e presenta un livello di difficoltà medio basso. Per questo motivo è possibile affrontare il sentiero anche in compagnia dei più piccoli.
Nonostante la passeggiata sia agevole è importante salire ben attrezzati con strumenti adatti a camminare su un terreno scosceso e un abbigliamento consono alla stagione.
La camminata è suggestiva perché il paesaggio tipicamente vulcanico offre al visitatore la sensazione di camminare sospesi in aria, tra cielo e mare.

Il sentiero dei Monti Sartorius, inserito nei percorsi del Club Alpino Italiano (CAI), rappresenta un’incredibile ricchezza dal punto di vista botanico, infatti durante la passeggiata sulla sabbia vulcanica di colore nero - caratterizzata dallo scricchiolio dei lapilli raffreddati sotto le scarpe -, è possibile ammirare il bosco di pino laricio, un sempreverde molto resistente agli sbalzi di temperatura e tipico delle regioni meridionali d’Italia.

Ancor più importante è il bosco di betulle dell’Etna, pianta endemica, caratterizzata da una corteccia bianca che contrasta con il resto del paesaggio. L’albero si sviluppa creando delle vere e proprie colonie di arbusti di media dimensione.

I monti Sartorius prendono il nome dallo studioso tedesco Wolfgang Sartorius von Waltershausen, un geologo e astronomo tedesco che dedicò la maggior parte della sua vita allo studio dell’Etna.

I monti sono il risultato della colata di lava che fuoriuscì dal vulcano nel 1865; l’episodio durò per quasi due settimane e alla fine di questo si formarono i 7 crateri disposti a bottoniera.

Battere il sentiero permette di godere un panorama unico in Sicilia: i monti neri contrastano con il cielo azzurro e, sospesi in alto, è possibile ammirare il mare, la costa catanese e, se le condizioni atmosferiche sono favorevoli, l’occhio può arrivare a scorgere anche il Golfo di Sicilia.

Il punto di partenza del percorso da attraversare a piedi viene fissato nei pressi del Rifugio Alpino Salvatore Citelli, a 1741 metri di altezza, dove è presente un’ampia zona parcheggio, oltre ai servizi offerti dalla struttura. Raggiungerlo è molto semplice, basta percorrere Mareneve, un’antica via dal nome distintivo che collega il mare al vulcano. La strada provinciale attraversa i comuni di Zafferana Etnea, dove prende il via, e di Milo fino a giungere al punto più alto a Piano Provenzana.

La Mareneve, spesso frequentata da motociclisti e da ciclisti, si può raggiungere attraverso l’autostrada A18 uscendo a Giarre per poi seguire le indicazioni Etna, Zafferana Etnea o Sant’Alfio.