Alla scoperta delle bellezze paesaggistiche di Marettimo

Trekking per tutti

Il cammino dei sentieri d’Europa inizia da Marettimo. Un viaggio che parte con un tuffo nel blu del Mediterraneo per addentrarsi nel verde della montagna, dove fa da sottofondo il suono della risacca, che in certe giornate arriva fino alla cima più alta dell’isola, pizzo Falcone, con i suoi 686 metri.
La risalita alla scoperta delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche della antica Hiera inizia sbarcando nel porto dello Scalo Nuovo.

Porto dello Scalo Nuovo Visto dall'alto - Marettimo
Porto dello Scalo Nuovo dall'alto - Ph: Piero Lazzari

La prima cosa che colpisce è la maestosità di una montagna avvolgente e quasi ipnotizzante. Il viaggio nei colori continua tra il bianco delle case ed il grigio chiaro della pavimentazione delle stradine, talmente lisce che in estate c’è chi preferisce camminare a piedi nudi.

Servono, invece, scarponi da trekking per esplorare i sentieri della montagna, immersi nei boschi e in una macchia mediterranea ricca di specie e biodiversità. Non è raro avvistare mufloni e cervi.

Marettimo è anche l’isola dove volano aquile, gheppi, poiane e falchi. Non a caso la cima più alta della montagna è chiamata “Falcone”. Si narra che vi abbia cacciato anche l’imperatore Federico II di Svevia, lo “Stupor Mundi”.

Vista da Pizzo Falcone - Marettimo
Vista da Pizzo Falcone - Ph: Mario Torrente

Uno sconfinato senso di stupore è esattamente ciò che Marettimo regala nei punti più alti che è possibile raggiungere durante le escursioni per Pizzo Campana, il Semaforo o Punta Basano.

Dalla parte opposta c’è il Castello di Punta Troia, con il suo carico di leggenda e racconti che è possibile scoprire percorrendo la strada che parte dallo Scalo Vecchio per avventurarsi tra il Passo del Bue ed i Canaloni. La fortezza si può raggiungere anche scendendo da Pizzo Falcone e passando dalla Portella della Marunnuzza, uno degli scorci più suggestivi e mozzafiato sul versante Nord dell’isola.

Castello di Punta Troia - Marettimo
Castello di Punta Troia - Ph: Mario Torrente

Dalla parte opposta ci sono invece i cammini che salgono verso la Carcaredda, con tanto di tavoli ed area attrezzata per pic-nic, per poi proseguire in direzione del faro di Punta Libeccio ammirando dall’alto la Conca e Cala Nera. Una rete di percorsi, insomma, dove c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Alla scoperta delle bellezze paesaggistiche di Marettimo - 1
Sentiero - Ph: Mario Torrente

Un trekking alla portata di tutti che parte da diversi punti del centro abitato. Uno degli itinerari più conosciuti è sicuramente quello che dalla fonte della Pilusa sale lungo la stradina basolata che passa dall’antico cimitero del Calvario, poco sopra il paese.

La risalita prosegue circondati dal verde degli alberi, tra le essenze vegetali che si mescolano all’odore del mare. Qui svettano verso il cielo pini d’aleppo, frassini, lecci ma anche carrubi, mandorli e fichi circondati dai profumi della mentuccia, del rosmarino e del timo.

Camminando lungo i sentieri di quest’isola, rimasta davvero incontaminata, si incontra anche l’erica, il cisto, il mirto, il lentisco ed il biancospino.

Alla scoperta delle bellezze paesaggistiche di Marettimo - 2

La prima tappa d’obbligo è il sito archeologico delle Case Romane dove ancora oggi si possono ammirare i resti di un edificio del primo secolo avanti Cristo e la chiesetta costruita dai monaci greci di San Basilio.

Da qui poi si aprono altri itinerari, tutti ben segnalati e curati, da percorrere a passo lento restando avvolti nello stupore e nella magia di quest’isola dalle infinite meraviglie.

Case Romane - Marettimo
Case Romane - Ph: Peppe Di Salvo

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