Sezione vuota
Castellammare del Golfo
Castellammare del Golfo, delizioso borgo che sorge alle pendici del Monte Inici, racchiude nel suo territorio i meravigliosi faraglioni di Scopello, la baia di Guidaloca e nella parte più orientale la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro.
Il porto di Segesta
Castellammare nasce nella remota antichità come porto della città elima di Segesta, poi ellenizzatasi, per lo scarico, deposito e vendita delle merci. La cittadina prese il nome di al-madariğ,“le scale”, quando arrivarono gli Arabi e il nome pare derivi dalla scalinata che dalla parte più alta del bastione fortificato conduceva al porto. Saranno proprio gli Arabi a creare il primo nucleo del “castello a mare“ poi ampliato dai Normanni che ne fecero un’importante fortezza, seguirono gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi.
Tra la fine del 500 e l’inizio del 600 Castellammare iniziò ad espandersi. La crescita economica divenne continua e Castellammare ospitò una popolazione sempre più numerosa. Nel 1820 durante i moti per l’indipendenza, i castellammaresi furono tra i primi a schierarsi per l’indipendenza dai Borboni, successivamente sostenendo Garibaldi, fino all’Unità d’Italia.
Il castello
Il Castello Arabo-Normanno domina il porto della città. La fortificazione araba fu insediata intorno al X secolo nella stessa area che fu porto della vicina Segesta, e dalla quale partivano vino e granaglie prodotti all’interno nell’agro ericino (dalla vicina Busith di fondazione araba) e nell’agro alcamese (di marca tardo romana).
Il castello fu certamente ampliato dai Normanni, dopo la vittoria sugli arabi, e successivamente divenne un’importante fortezza con gli Svevi che lo cinsero di mura e vi innalzarono le torri. Il Castello nel corso dei secoli è divenuto il simbolo della città, fino a identificarne il toponimo, imprimendosi sulle mappe e le carte geografiche, come Castellammare del Golfo, e sui portolani come Golfo di Castellammare. Dopo gli anni di abbandono, successivi al II conflitto mondiale, il castello è stato restaurato. Oggi ospita, il Polo Museale “La memoria del Mediterraneo”.
Recentemente è stato inaugurato “Piazzale Stenditoio” area della cala marina antistante il castello, una vera e propria terrazza sul mare.
Religione, arte e tradizione
La Matrice costruita nel 1726 con tre navate che custodisce la statua maiolicata rappresentante la Madonna del Soccorso della seconda metà del 500, affreschi di Giuseppe Tresca raffiguranti episodi del Vecchio Testamento e un acquasantiera del 600.
La Chiesa della Madonna del Rosario si trova all’interno del borgo adiacente al castello, di epoca normanna, presenta un portale con un bassorilievo della Madonna col Bambino con i Santi ed il Crocifisso, attribuita al Gagini.
Il Santuario della Madonna della Scala è una piccola chiesa sulla parete prospiciente il porto. Leggenda narra che il 7 settembre 1641 Maria D’Angelo, una ragazza che pascolava il gregge volendosi riparare da un violento temporale si rannicchiò nell’antro scavato da un fulmine. Lì rinvenne una scatola di rame arrugginita con dentro una piccola scatola d’argento che riportava il monogramma della Vergine. Al ritrovamento della scatolina il temporale cessò e la pastorella fu ritrovata. Quando l’arciprete di Castellammare aprì la scatola, vi trovò una croce d’argento e un reliquario contenente l’immagine della Madonna con in braccio il Bambino Gesù. Si gridò al miracolo e fu edificata la chiesa. ( Fonte Wikipedia)
Il carso sul mare
Sul Monte Inici sono presenti diverse grotte sia lungo le pareti che sott’acqua.
- Grotta di S. Margherita: si trova su una parete a strapiombo a 15 metri sul livello del mare.
- Grotta della Ficarella: è una grotta subacquea nella riserva naturale dello Zingaro, si accede a 14 metri di profondità attraversando un ampio cunicolo.
- Grotta dell’Eremita anche detta “grotta del cavallo”, si sviluppa per 4.500 metri con un dislivello di 310 metri.
- Abisso dei Cocci con uno sviluppo di 2.000 metri e un dislivello complessivo di 420 metri
Da Castellammare, in particolare da Scopello, si accede ad uno degli ingressi della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, una delle aree costiere meglio preservate della Sicilia.


Il pane cunzato
Una delle specialità culinarie di Castellammare del Golfo è il Pane Cunzato, tipico pane cotto a legna condito con pomodoro, origano, sale, olio, formaggio primo sale e acciughe sotto sale.
Potrebbe piacerti anche

- San Vito Lo Capo
- Storia e Tradizioni
Il tonno della storia
Il tonno nella storia ha un radicamento profondo. La pesca del tonno e il consumo della sua carne hanno origini anti...
- Ninni Ravazza
- 9 maggio 2022

- Castellammare del Golfo
- Territorio e Architettura
Castellammare, confine sul golfo
Percorrendo la statale 187 che da Trapani porta all’intersezione con la SS 113, la cosiddetta settentrionale sicul...
- Stefania Martinez
- 18 maggio 2021

- Ustica
- Mare e Montagna
Ustica: dai fondali alla luce
Lungo la rotta tra Roma, la Sicilia e poi l’Africa, si erge la nera Ustica, isola di origine vulcanica, emersa cir...
- Francesca Adragna
- 18 maggio 2021

- Custonaci
- Esperienze e Itinerari
Le grotte trapanesi. Discesa in paradiso
"Le grotte sono generate dall’azione della natura e tuttavia sembrano sussurrare in silenzio, sono fredde ma ci fa...
- Francesca Adragna
- 18 maggio 2021

- Trapani
- Cibo e Sapori
La valle del Belìce: la gastronomia
La Valle del Belice, nucleo della memoria del sisma che nel ’68 ne devastò la struttura sociale oltre che le abit...
- Piero Rotolo
- 7 maggio 2022

- Trapani
- Personaggi ed interviste
Sebastiano Tusa. L’uomo del Mediterraneo
Nelle vene spirituali di Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale e assessore ai Beni culturali della Regi...
- Fabio Pace
- 20 agosto 2019