Punta Troia tra storia e leggende.
A Marettimo il castello sospeso tra cielo e mare- Mario Torrente
- 23 settembre 2024
Fiero e maestoso, arroccato sulla cima di un promontorio a 116 metri di altezza, il Castello di Punta Troia da secoli domina il versante Nord di Marettimo, la più lontana delle isole Egadi dalla terraferma. A osservarlo dal piccolo centro abitato di Marettimo sembra quasi il profilo di un leone seduto a guardia del mar Mediterraneo, quasi a volere custodire i tanti tesori e segreti dell’isola.
La risalita verso il castello offre scorci di bellezza impareggiabili e panorami mozzafiato, tra il verde della montagna ed il blu del mare. Ma le sue possenti mura sono anche uno scrigno di storia e leggende, in cui si intrecciano antichi racconti e vicende che narrano di re, principi, cortigiani e soldati, ma anche di pirati, prigionieri politici, preti e semplici pastori. Perché questa fortezza, in mille anni o poco più, è stata tante cose. Le origini risalirebbero al IX secolo, quando sulla cima di questo promontorio i saraceni costruirono una torre di avvistamento: un punto strategico per tenere d’occhio questo tratto di mare davanti la cuspide della Sicilia occidentale, acque di passaggio nelle rotte tra Africa ed Europa.
Da qui è passata la storia: dalla Battaglia delle Egadi tra romani e cartaginesi, al transito dei piroscafi Piemonte e Lombardo della spedizione dei Mille. Dalla cima del promontorio di Punta Troia si coglie questo senso di passaggio, che dalle possenti mura del Castello sembra quasi essersi cristallizzato senza tempo.
In questa atmosfera, a tratti surreale e misteriosa, si ha l’impressione di sentire le urla dei prigionieri politici che vi furono rinchiusi al tempo dei Borboni, quando Punta Troia fu una prigione. Le sue cisterne vennero adibite a carceri ed al loro interno, tra gli altri, vi fu detenuto il patriota Guglielmo Pepe.
Tant’è che oggi, dopo i lavori di restauro, il Castello di Punta Troia ospita il Museo delle Carceri, oltre che le sale espositive dedicate all’Area Marina Protetta. Spazi che è possibile visitare in un contesto decisamente avvolgente per la bellezza spiazzante di questo luogo, autenticamente sospeso tra cielo e mare.
La fortezza si può raggiungere in barca, approdando nella spiaggia dello scalo maestro o percorrendo i bellissimi sentieri della montagna: uno, di circa quattro chilometri e mezzo, parte dallo scalo vecchio, uno dei due porticcioli di Marettimo, mentre l’altro itinerario, di otto chilometri, passa dal sito archeologico delle Case Romane e permette anche di risalire a pizzo Falcone, la cima più alta dell’isola con i suoi 686 metri di altezza. Percorsi che si snodano lungo i pendii della meravigliosa e imponente montagna di Marettimo, con i panorami proiettati verso Punta Troia ed il suo castello, che nella sua plurisecolare storia ha anche ospitato la prima chiesa dell’isola, dedicata a Sant’Anna. La roccaforte è stata anche luogo di rifugio per gli abitanti quando nell’isola approdavano i pirati e i corsari saraceni. Anche questi racconti fanno parte della affascinante storia del Castello di Punta Troia.
PH: Mario Torrente
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