Alcamo DOC. L'area vitivinicola più importante della Sicilia

Alcamo, posta alle falde del Monte Bonifato, oltre che per aver dato i natali al poeta “Cielo o Ciullod’Alcamo, al quale viene attribuito il famoso contrasto “Rosa fresca aulentissima”, citato da Dante nel “De vulgari eloquentia” come esempio della lingua dei siciliani, già nell’800 era famosa per il suo vino, un bianco, il “Bianco d’Alcamo”, appunto.

IL BACINO DELL'ALCAMO DOC

Il bacino dell’Alcamo Doc, così come ridefinito dalle più recenti modifiche introdotte nel disciplinare di produzione, tra le quali la modifica della stessa denominazione, da Bianco d’Alcamo ad Alcamo, con il vicino territorio del Marsala costituisce l’area viticola più importante della Sicilia. La zona di produzione comprende i comuni di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del Golfo e Gibellina, in provincia di Trapani; Balestrate, Camporeale, Monreale, Partinico, San Cipirello e San Giuseppe Jato, in quella di Palermo.

BIANCO ALCAMO

L’Alcamo Classico L’Alcamo Classico, previsto e regolamentato dal nuovo disciplinare, invece, costituisce il vero erede storico del Bianco d’Alcamo d’un tempo. La sua produzione è riservata all’area definita più antica e situata a un’altitudine non inferiore a 250 metri, alla quale l’antico vitigno autoctono protagonista della produzione, il Catarratto, “Comune” o “Lucido” che sia, si esprime al meglio delle sue potenzialità.

Catarratto

Lungo la Strada dell’Alcamo, tra lo stupore per lo splendore del tempio e dell’anfiteatro di Segesta, la suggestione per le bellezze paesaggistiche della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro e la sua tonnara, memoria d’un tempo in cui Trapani era, a ragione, considerata la capitale mondiale della pesca tradizionale del pregiato tonno rosso del Mediterraneo e delle sue conserve, si possono ammirare vigneti con un’ampia base ampelografica di vitigni locali e internazionali, che una viticoltura rinnovata ha portato verso l’elaborazione di vini di buon livello qualitativo. Un tempo le viti erano allevate ad alberello, l’alberello alcamese, mentre oggi sono condotte a controspalliera. I vini sono in genere ottenuti con vinificazioni in acciaio a temperatura controllata, tranne nei casi, in particolare per i rossi, in cui è previsto il passaggio in barrique. Il Bianco Il Bianco ha un colore giallo paglierino con riflessi verdolini e ha nella freschezza e nella gradevole sapidità le sue doti migliori. Un delizioso vino per l’estate nel quale il Catarratto, vitigno principe, si esprime in tutta la sua fruttata fragranza di pompelmo rosa e di agrumi, aromi di Sicilia che hanno suggerito a qualcuno di proporne la nuova e più semplice denominazione di “Siciliano”. Con ricche grigliate di pesce e tutta la gastronomia marinara trapanese darà il meglio di se.

BIANCO D'ALCAMO

Rosso, prevede anche la tipologia Riserva, è prodotto da uve Nero d’Avola, spesso in uvaggio con i vitigni internazionali previsti dal disciplinare, dà luogo a vini ricchi di colore e di buona struttura, provatelo con le polpette di carne di vitello al sugo e la salsiccia fritta alla trapanese.

NERO D'AVOLA

Potrebbe piacerti anche

Il couscous. La rivincita del piatto di semola.
  • San Vito Lo Capo
  • Cibo e Sapori

Il couscous. La rivincita del piatto di semola.

Il piatto principe della cucina trapanese è il couscous in brodo di pesce. Qualcuno si domanderà come mai una piet...

  • Laura Di Trapani
  • 4 luglio 2011
La ricotta e’ versatile. Dal "quararo" alla cucina
  • Trapani
  • Cibo e Sapori

La ricotta e’ versatile. Dal "quararo" alla cucina

Ognuna di queste prelibatezze ha il cuore di ricotta: agnolotti e cassatelle; cannoli e cannelloni; cassate e torte ...

  • Francesca Adragna
  • 3 giugno 2021
Arancina con la A
  • Trapani
  • Cibo e Sapori

Arancina con la A

Speriamo che sia Femmina

Arancina. Spieghiamo il perché della declinazione al femminile. Amiamo il personaggio del commissario Salvo Montalb...

  • Fabio Pace
  • 18 maggio 2021
Pantelleria, odori e sapori da non dimenticare
  • Pantelleria
  • Cibo e Sapori

Pantelleria, odori e sapori da non dimenticare

Cuscùsu, cucurummà, ammogghiu e baci

Nessun turista dovrebbe lasciare Pantelleria senza acquistare qualcuno dei prodotti tipici dell’isola, un ricordo ...

  • Angelo Benivegna
  • 27 luglio 2013

I fichidindia. Eredità dei borboni
  • Trapani
  • Cibo e Sapori

I fichidindia. Eredità dei borboni

La grande muraglia siciliana di fichidindia si inerpica per sentieri e strade di campagna. Lambisce case coloniche, ...

  • Giacomo Pilati
  • 8 giugno 2021
L’aglio rosso di Nubia. Una nota musicale nel piatto
  • Trapani
  • Cibo e Sapori

L’aglio rosso di Nubia. Una nota musicale nel piatto

La contrada di Nubia, sospesa fra le vigne e gli ulivi, incastonata fra le saline di Trapani e la montagna di Erice,...

  • Alba Allotta
  • 7 giugno 2021