Il soppalco con la trave smurata  

di Ferruccio Centonze - Sellerio Editore Palermo (1988) - 7,50 euro

Ferruccio Centonze faceva parte di quella generazione di intellettuali siciliani che per letture e formazione culturale devono all'illuminismo ed alla letteratura d'oltralpe, più che all'idealismo, al romanticismo e alle altre scuole europee, la loro vena creativa, mai discosta dalla realtà e dal rigore della regione.
Docente di lingua francese Centonze conobbe in gioventù la durezza della guerra e divenne in maturità ottimo traduttore di classici francesi.

Ne «Il soppalco con la trave smurata», ideale sottotitolo «e altre piccole storie», Centonze racconta una Sicilia della quale avere malinconica memoria. Sono fotogrammi, istantanee in bianco e nero, tradotte in poche righe di sapiente scrittura. «Non bisogna imparare a scrivere ma a vedere. Scrivere è una conseguenza», così Leonardo Sciascia citava Antoine de Saint-Exupéry.

Un fil rouge lega Centonze a Sciascia, oltre la comune matrice illuministico razionale e l'amore per gli autori francesi: la capacità di dare chiavi di lettura profonde ad episodi minimi. Sciascia lo faceva imponendo la forza dell'impegno civile nelle sue opere; Centonze conserva una visione più intima legata soprattutto alla memoria, al tempo andato che guarda però con nitida freddezza.