Castelvetrano-Selinunte

Castelvetrano trasuda di storia e bellezza. Le piazze, le Chiese, i Palazzi nobiliari, i templi e i santuari, la elevano a paladina del mondo antico.

A Castelvetrano convivono armonicamente “sicilianità” e “grecità”, antichità e presente, mito e realtà.

In questo luogo ogni pezzo di storia trova il proprio posto e si riserva il suo “spazio vitale” tra la bellezza dei luoghi, in cui regnano sovrane la vegetazione palustre, i rilievi di sabbia, le dune, la macchia mediterranea, le armoniche estensioni di oliveti e le filare di viti.

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Storia di Castelvetrano

Castelvetrano presenta dei rudimentali resti che attestano la presenza umana fin dall’età del paleolitico. Altri siti nella Contrada Marcita restituiscono le tracce dei villaggi e delle tombe risalenti all’Età del Bronzo.

Nel 650 a.c., alcuni coloni greci fondarono Selinunte, tra la Valle del Belìce e del Modione. Lo storico Diodoro Siculo, racconta che già a partire dal IV – V sec., Selinunte raggiunse il suo massimo splendore.

Dopo la I Guerra Punica 250 a.C., il territorio fu assorbito dai romani.

Il nome Castelvetrano pare derivasse dal toponimo Castrum Veteranum, usato fin dalla nascita della città per indicare un incrocio tra vie di comunicazione.

In età medievale nacque l’attuale città che, a partire dal 1130, fu popolata perlopiù da contadini dei borghi.

All’inizio del ‘200 Tommaso Lentini, fu eletto Barone di Castelvetrano. Ribellatosi al re Federico III di Aragona, il titolo passò ai Tagliavia, futuri principi della città.

Durante il Risorgimento alcuni “picciotti” castelvetranesi parteciparono alla spedizione dei Mille, combattendo a fianco dell’esercito di Garibaldi.

Luoghi da visitare a Castelvetrano

  • Museo civico di Castelvetrano conserva al suo interno una delle più importanti testimonianze della presenza greca in Sicilia, tra le collezioni potrete ammirare l’Efebo, una statua ritraente un fanciullo, risalente al V sec.
  • Duomo di Santa Maria Assunta (la Chiesa madre di Castelvetrano) è espressione del perfetto connubio tra cultura siciliana e araba.
  • Chiesa di San Domenico, ideale per gli amanti dell’arte e dell’architettura, è realizzata in stile tardo-gotico. La Chiesa corrisponde al mausoleo della famiglia Aragona-Tagliavia.
  • Palazzo dei Principi Tagliavia-Aragona- Pignatelli, edificato sulle orme di un preesistente castello del XII sec., fu poi adeguato allo stile barocco. L’ingresso principale si affaccia su piazza Carlo d’Aragona Tagliavia.
  • Spiaggia di Triscina: in questa frazione balneare di Castelvetrano, la sabbia finissima si ricongiunge al mare cristallino a fondale basso.

Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa

Circa trecento mila visitatori l’anno giungono a Selinunte, per ammirare uno dei più grandi e straordinari siti archeologici del Mediterraneo.

Cos’ha di speciale questo luogo, immerso nella sabbia, lontano dalla civiltà contemporanea?

Per scoprirlo dovrete passeggiare tra le rovine, osservare le arcaiche e monumentali architetture, respirare l’odore della storia che si estende per circa 270 ettari.

Espressione della civiltà classica del VII-IV sec. a.C., il Parco Archeologico di Selinunte stupisce per la sua solenne semplicità che riesuma l’armonica proporzione di forme e linee, tipica dello stile dorico.

Il Parco Archeologico di Selinunte consta di sette aree distinte: l’Acropoli, la Collina di Manuzza, la Collina Orientale, la Collina della Gaggera, il Quartiere artigianale, il Battistero Bizantino e le Cave di Cusa, un esteso banco di rocce da cui i salenuntini estraevano il materiale per la costruzione dei templi.

Parco archeologico di Selinunte

Cucina e prodotti tipici di Castelvetrano

Se siete degli estimatori della cucina tradizionale locale, Castelvetrano vi stupirà per le gustosissime ricette.

Il “tiano di San Giuseppe” è un primo delizioso, a base di verdure, sarde fresche, pinoli e sugo. Vi consigliamo, a fine piatto, di far una “scarpetta” (raccogliere il contenuto residuo) col pane nero di Castelvetrano, prodotto con la farina di tumminia, superlativo per la sua capacità di accordarsi con tutti i condimenti.

Avete mai assaporato il gusto genuino del “campanaro”? È un dolce tipico della tradizione pasquale, una sorta di biscotto preparato con farina, zucchero e uova, da accompagnare con un vino fermo come il Marsala.

Castelvetrano, come il resto della provincia di Trapani, valorizza al meglio gli ortaggi utilizzandoli come materia prima per la preparazione di un piatto gustosissimo: “la caponata” in salsa agrodolce.

Tra i prodotti tipici locali spiccano le olive nocellare del Belìce dal sapore unico e fresche, ideali per essere gustate da sole o per la preparazione di antipasti.

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