La Provincia di Ragusa
Leonardo Sciascia definì “doppiamente spagnola la contea di Modica”. Per analogia possiamo considerare Ragusa la più “spagnola” delle province siciliane.
La provincia di Ragusa è costituito da 12 comuni oltre al capoluogo: Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Santa Croce di Camerina, Scicli e Vittoria.
Ragusa, Modica e Scicli dal 2002 sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità da parte dell’Unesco insieme con il Val di Noto per la ricchezza architettonica di palazzi e chiese barocche nelle quali non si può non intravedere il legame con la Spagna. Che ha una giustificazione storica. Gran parte della provincia, feudo dei Chiaramonte, andò nel 1392 alla famiglia aragonese dei Cabrera e, nonostante i passaggi ereditari, restò sotto l’egemonia spagnola fino al 1816, quando confluì nel Regno delle Due Sicilie: “feudo di spagnoli nella Sicilia spagnola. Di una famiglia che non si era trapiantata […] in Sicilia, che non si era […] naturalizzata: come tante altre” scrisse Sciascia. Fu ancora Sciascia a scrivere che “la cucina della contea […] irresistibilmente richiama alla Spagna” e assimilò il cioccolato di Modica a quello di Alicante: “un cioccolato fondente di due tipi – alla vaniglia, alla cannella – da mangiare in tocchi o da sciogliere in tazza”.
Insieme a Modica la capitale spagnoleggiante di questo territorio è Noto che però amministrativamente ricade nella provincia di Siracusa.
La provincia di Ragusa è nota anche per la Riserva Naturale di Vendicari e a circa 10 Km sorge uno dei borghi marinari della Sicilia Orientale più affascinanti: Marzamemi ove è possibile ammirare un antica tonnara.
Ragusa è famosa per l’antico quartiere Ibla detto anche Iusu, cioè la parte inferiore della città.
Ragusa Ibla si trova su una collinetta alta circa 400mt dove il baracco è protagonista con le sue splendide chiese e antichi palazzi. Grazie alla fiction televisiva del commissario Montalbano (tratta dai romanzi di Andrea Camilleri), Ragusa Ibla e i dintorni sono stati scoperti dal grande pubblico. Il consiglio è quello di iniziare a visitare Ibla partendo da Piazza Duomo dove si erge imponente il Duomo di San Giorgio.
Marina di Ragusa è una frazione balneare sulle sponde del Mar Mediterraneo meta ambita dai turisti per il mare limpido e la sabbia fine e dorata.
Scicli si trova a 25 Km da Ragusa anch’essa ricca di barocco sorge su una vallata per una vacanza tra storia e mare.
A Scicli è famosa la Chiesa di San Bartolomeo in pietra calcarea bianca inserita tra costoni rocciosi; definita dallo scrittore Pasolini “una perla dentro le valve di una conchiglia”. Conventi, chiese e palazzi con balconi bombati in ferro battuto e decorazioni rococò, fanno di Scicli un altro gioiello del barocco siciliano.
A 15 Km da Ragusa immerso nelle campagne ragusane sorge il Castello Donnafugata dimora nobiliare del tardo 800, con un giardino storico ricco di viali e sentieri (e un delizioso labirinto in pietra).
Il castello ospita la collezione di abiti e accessori di Gabriele Arezzo di Trifiletti collezionista che ha allestito un museo permanente della Storia del Costume siciliano tra il XVIII e il XX sec.
Chiudiamo con una chicca gastronomica: vi consigliamo di assaggiare "i mpanatigghi", rielaborazione delle empanadas spagnole, con le quali condividono la forma a mezzaluna. Sono biscotti di pasta frolla farciti con carne tritata, cacao, zucchero, cannella e mandorle. Un intreccio d'ingredienti audace che mescola storia, tradizione popolare, leggenda.
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