La pasta con i tennarumi
Una zuppa calda estiva- Antonella Poma
- 8 marzo 2023
Alla “pasta chi tennarumi”, minestra calda della cucina palermitana-trapanese, i siciliani non rinunciano, neanche con 40 gradi all’ombra. È una minestra tipicamente estiva. I tennarumi sono infatti i germogli e le foglie della pianta di una particolare varietà di zucchina estiva, la zucchina serpente che in Sicilia chiamiamo “cucuzza longa” (zucchina lunga).
Le foglie hanno una consistenza vellutata e finiscono nella zuppa assieme ai pezzi di zucchina.
Nel palermitano è uso chiamare questa minestra anche “Pasta chi piezzi”, poiché le foglie somigliano proprio a piccoli ritagli di stoffa (piezze).
La ricetta tradizionale prevede l’uso degli spaghetti spezzati, cotti nella stessa acqua dove sono stati lessati i tenerumi.
La pasta, soprattutto nel palermitano è poi condita con il “picchio – pacchio”, una salsa preparata con pomodoro pelato, olio e aglio.
La minestra viene impiattata e ricoperta di caciocavallo in scaglie o di ricotta salata grattugiata.
La fronte del siciliano medio a questo punto si righerà di sudore, ma a lui non interesserà perché la pasta con i tennarumi è una vera prelibatezza.
Ingredienti
per 4 persone
- 200 g di spaghetti spezzati
- 2 spicchi di aglio rosso di Nubia
- 600 g pomodori ben maturi e dolci
- 350 g di zucchina lunga
- 350 g di tenerumi
- olio extravergine d’oliva
- caciocavallo palermitano o ricotta salata
- sale e pepe
Preparazione
Lavare per bene i tennarumi mettendoli in ammollo in acqua fredda con un cucchiaio di bicarbonato per almeno 30 minuti. Tagliare la zucchina a pezzi piccoli. Sciacquare i tenerumi per bene sotto l’acqua corrente e lessarli in abbondate acqua salata, per circa 30 minuti. A metà cottura aggiungere la zucchina.
Intanto preparare in una padella la salsa picchio pacchio. Rosolare nell’olio EVO l’aglio tagliato a pezzetti, quando si sarà imbiondito aggiungere il pomodoro privato della pelle e dei semi.
Aggiustare di sale e lasciar cuocere per 15 minuti, aggiungere poi la pasta spezzata.
A cottura ultimata unire alla pasta metà del sughetto a base di pomodoro.
Impiattare e ad ogni porzione unire un po’ di pomodoro, finire con un filo di olio EVO e una grattata di formaggio.
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