Area Marina Protetta delle Egadi
Uno Scrigno di Biodiversità- Jana Cardinale
- 7 giugno 2021
L’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, riserva marina più grande
d’Europa (con i suoi 53.992 ettari di mare, cui vanno ad aggiungersi sulle isole altri
800 ettari), istituita nel 1991 e dal 2001 gestita per conto del Ministero dell’Ambiente dal Comune di Favignana, ospita nei propri fondali la prateria di Posidonia oceanica più estesa e meglio conservata del Mediterraneo, area nursery di una ricca fauna ittica e di molte specie, anche protette a livello comunitario: la tartaruga marina Caretta Caretta, i cetacei (soprattutto tursiopi e stenelle), alcuni squali e, tra gli uccelli marini, una specie a rischio di estinzione, l’uccello delle tempeste (Hydrobates pelagicus). Il vero emblema della Riserva delle Egadi è però la rarissima foca monaca (Monachus monachus), “Mammarinu” la chiamano i pescatori isolani. L’avvistamento è certo e documentato (su internet è visibile il filmato); soprattutto è il segnale di buona salute delle acque delle Egadi e dell’efficacia di tutela ambientale.
L'area marina dei record
La Riserva Marina, meta sempre più ambita per il turismo nazionale ed internazionale, è un contenitore di variegata, fragile e generosa bellezza, da preservare con attenzione e competenza; un’area ad elevata biodiversità. L’AMP detiene molti record: centinaia di grotte marine, oltre 70 siti di immersione tra coralli, gorgonie e reperti archeologici e centinaia di specie di pesci (cresciuti nel numero e nelle taglie medie degli esemplari), in un mix forse unico nel suo genere.
Nel 2013 le Egadi si sono aggiudicate più fondi tra tutte le Aree Marine, a seguito della valutazione della gestione effettuata dal Ministero. Ma il risultato di cui l’AMP va più fiera è quello di aver dimezzato lo strascico illegale sotto costa, vera piaga ambientale delle coste siciliane. Non meno significativo è il rapporto con il mondo del diporto, grazie alla realizzazione di 17 campi boe in tutto l’arcipelago, con 180 gavitelli per ormeggiare nelle cale più belle in sicurezza, senza danno ai fondali, magari richiedendo e ricevendo l’autorizzazione sul web.
Nell’Area Marina Protetta è rigorosamente vietata la pesca subacquea, ma altrettanto forti sono i limiti posti ad altre attività del mare a secondo della zona di protezione (sul sito la mappa dei punti di immersione autorizzati). L’intero regolamento, le opportunità, gli itinerari, le richieste di autorizzazione, le tariffe ed ogni chiarimento sulla fruizione della riserva è possibile reperirli sul sito della Area Marina: www.ampisoleegadi.it.
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