Pantelleria. Il mare bacia la terra
La Perla Nera del Mediterraneo- Fabio Pace
- 25 maggio 2021
Il mare è la principale attrattiva di Pantelleria. Migliaia di turisti giungono ogni anno su quest’isola di origine vulcanica per godere delle sue acque, delle cale, delle aspre scogliere, delle grotte, dei fondali ricchi di fauna e di flora, tutti da esplorare.
Decine i diving che operano a Pantelleria e consigliamo caldamente di fare un bagno nel mare di Bue Marino, Campobello, Arco dell’Elefante, Cala Levante, Cala Tramontana, Balata dei Turchi, Gadir, Nikà e Cala Cinque Denti. Gadir e Nikà, inoltre, rappresentano due luoghi unici per i apprezzare fenomeni di termalismo che consentono di bagnarsi in punti in cui l’acqua raggiunge i 40°/60°. Altri luoghi per sperimentare il termalismo sono: lo Specchio di Venere, lago formatosi sul fondo del cratere vulcanico, con le sue acque ed i fanghi tiepidi;
le Favare, alle pendici di Montagna Grande, con gli sbuffi di vapore e la Grotta di Benikulà, una vera e propria sauna naturale. Anche la gastronomia fa onore al mare e nelle decine di ristoranti e trattorie dell’isola è possibile apprezzare dell’ottimo pesce.
L'isola dei contadini
Pantelleria però ha una particolarità antropologica che all’inizio, soprattutto per chi la visita per la prima volta, può sfuggire: non è un’isola di pescatori, ma un’isola di contadini. Il pesce, in passato, integrava la dieta dei panteschi, ma non ne era elemento costitutivo centrale, neppure della economia isolana che invece era concentrata su due grandi prodotti della terra: l’uva zibibbo ed i capperi.
L’uva di Pantelleria è tra le più apprezzate della gastronomia internazionale, si usa in pasticceria ed in cucina, e lo stesso si può dire dei capperi che crescono spontaneamente tra le rocce vulcaniche dell’isola.
Solo da qualche decennio il cappero è oggetto di coltivazione intensiva, anche se in casa di ogni pantesco non è mai mancato il patè di capperi. L’architettura rurale è dominata dai Dammusi, le tipiche case contadine dell’isola, una tipologia abitativa assolutamente originale che caratterizza il paesaggio.
I dolci di pantelleria
Dalle uve pantesche, preventivamente essiccate al sole, si produce il Vino Passito. Un vero e proprio nettare per accompagnare i dolci isolani: il bacio ed i biscotti di fichi.
Il bacio è una sorta di cestello di pasta sottilissima e croccante all’interno del quale è adagiato un impasto di ricotta dolce. Si può considerare l’omologo pantesco del cannolo siciliano, ma il bacio è più delicato, a forma di stella. I biscotti di fichi si caratterizzano per la pasta sottile lavorata come fosse un ricamo barocco.
cuscusu alla pantesca
Altro piatto tipico dell’isola è il cuscusu alla pantesca, che differisce da quello più diffuso a Trapani ed in terraferma per l’uso delle verdure insieme al pesce.
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