Segesta: sulle orme degli antichi
- Audrey Vitale
- 24 febbraio 2023
“All’estremità di una valle lunga e larga, isolato in vetta a una collina e insieme cinto da rupi, domina lontano un’ampia distesa di terra, ma solo un breve tratto di mare. Il paese d’intorno è immerso in una fertilità malinconica, tutto coltivato, eppure quasi privo di abitazioni umane. La posizione del tempio è sorprendente: al sommo d’una vallata larga e lunga, in vetta a un colle isolato e tuttavia circondato da dirupi, esso domina una vasta prospettiva di terre”.
Così Goethe nel 1787, in occasione del suo viaggio in Sicilia descriveva Segesta e il maestoso Tempio Dorico. E chissà che parole avrebbe speso oggi, lui come i tanti altri visitatori, dopo le innumerevoli scoperte che hanno arricchito l’area archeologica e ci hanno restituito una visione più ricca e completa dell’antica città fondata dagli Elimi e delle tracce del passaggio di uomini e popoli su queste terre.
Segesta è un luogo dove l’archeologia può definirsi più viva che mai, grazie al lavoro di esperti e ricercatori provenienti da tutto il mondo. Uno scenario che disvela, strato dopo strato, l’orgoglio, la forza e la bellezza della più importante delle città elime.
Il Teatro antico, sulle pendici settentrionali dell’Acropoli Nord del Monte Barbaro, è il perfetto scenario per rappresentazioni di ogni genere, con la sua acustica unica e la cavea rivolta verso lo splendido golfo di Castellammare. Un luogo che incanta, oggi come allora, migliaia di spettatori.


Il Tempio, un unicum dell’architettura dorica, è senza dubbio il simbolo dell’intera zona. Rimasto visibile nel suo eccezionale stato di conservazione, svetta imponente, con le sue 36 colonne dagli spessi fusti. Immerso in uno straordinario paesaggio che ne esalta l’importanza e che lo avvolge in una malinconica solitudine, rappresenta un’importante testimonianza di un luogo di culto, sulla natura del quale però rimane aperto il dibattito fra gli studiosi.
Sono diversi gli elementi significativi che aggiungono tasselli al racconto storico dell’area. La grande novità del sito è il nuovo e monumentale ingresso all’Agorà, la grande piazza sul lato che conduce verso l’ala Nord-Est della Stoà, rinvenuto nel corso di una recente campagna di scavi.
In prossimità dell’ingresso dell’Agorà è emersa una significativa epigrafe: una scoperta importantissima che potrà essere ammirata da tutti grazie a un nuovo percorso pedonale, ideato per consentire di godere della parte più monumentale dell’antica Segesta.
Sono numerosi i rinvenimenti emersi durante gli scavi che offrono una rilettura urbanistica di Segesta e consentono di comprendere le dimensioni e le relazioni che si svolgevano all’interno della città. Costruzioni, pietre, materia viva che ha attraversato i secoli, superato battaglie, conquiste e dominazioni, solcando il tempo per restituirci oggi, in ogni granello, la testimonianza della grandezza degli antichi.
INFO:
Il Parco Archeologico di Segesta è aperto tutti i giorni:
- dal 1 gennaio al 28 febbraio dalle 9:00 alle 17:00
- dal 1 al 25 marzo dalle 9:00 alle 18:30
- dal 26 marzo al 30 settembre dalle 9:00 alle 19:30
- dal 1 al 29 ottobre dalle 9:00 alle 18:30
- dal 30 ottobre al 31 dicembre dalle 9:00 alle 17:00
Ultimo ingresso un’ora e mezza prima dell'orario di chiusura del sito
www.parcodisegesta.com
Acquisto biglietti: www.bit.ly/SegestaTicket
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