Marettimo: la festa di San Giuseppe
U Patriarca- Flavia Fodale
- 24 maggio 2021
La celebrazione della festa di San Giuseppe, in Italia, è una tradizione secolare che affonda le sue radici fin dal lontano Medioevo. Venerato e festeggiato anche in tutta la Sicilia, U Patriarca è protagonista di riti e processioni che sono caratterizzate da un forte simbolismo naturalistico, tanto che molti antropologi non escludono che possa simboleggiare una vera e propria cerimonia di passaggio tra l’inverno e la primavera.
Ed è proprio alle porte della stagione primaverile che la comunità isolana di Marettimo - l’isola egadina più distante dalle coste trapanesi - si ritrova per le tre giornate dedicate alla Festa di San Giuseppe, patrono del luogo.
La festa di San Giuseppe
Puntualmente, il 18, 19 e 20 marzo, l’isola di Marettimo per la Festa di San Giuseppe si risveglia dal torpore dei lunghi mesi invernali per la celebrazione del Santo patrono che non rappresenta soltanto il forte legame religioso degli isolani con il Santo, ma anche il solido rapporto emotivo con la propria isola, rinvigorita dai primi caldi raggi di sole.
La Vigilia
I preparativi tengono impegnata la comunità marettimese già dalle settimane precedenti alla ricorrenza, ma il clima festoso inizia a respirarsi a partire dalla vigilia delle celebrazioni quando, accompagnata dalla banda musicale, viene innalzata la bandiera con l’effigie del Santo. Che la festa abbia inizio!
Il 18 marzo
Oltre ai tradizionali giochi folcloristici che vedono protagonisti i giovani di Marettimo alle prese con prove fisiche di carattere iniziatico, la giornata del 18 Marzo procede con la Santa Messa e la novena a San Giuseppe per poi concludersi con il suggestivo rito serale della Duminiara: l’accensione di tre falò dedicati rispettivamente a Gesù, Giuseppe e Maria.
Il 19 Marzo
L’indomani, 19 Marzo, invece, le vie del paese sono teatro di altri due riti dalla forte simbologia religiosa, quello delle Alloggiate, rievocante la fuga in Egitto della Sacra Famiglia, il più commovente, e quello della Ammitata di Santi, il tradizionale pranzo preparato dalla popolazione locale ai tre sacri pellegrini interpretati dagli abitanti dell’isola.
Sul palco, disposto al centro della piazza principale, il sacro banchetto è addobbato con rami d’ulivo e violaciocche e imbandito di panuzzi, cucciddrati, petra mennula, cubbàita di giuggiulena, cassateddre di ricotta, alimenti e dolci tradizionali dell’isola. Nel pomeriggio, la statua di San Giuseppe sfila per le vie del paese al suon di musica e invocazioni dialettali.
I tanto attesi giochi pirotecnici concludono la serata dedicata al Patriarca.
U Santu Patri
La mattina del 20 Marzo, infine, vengono distribuiti alle famiglie gli augurali "panuzzi" e festeggiato, parimenti a U Patriarca, anche San Francesco di Paola - U Santu Patri - protettore della gente di mare.
Tra fede e tradizione, tra sacro e profano, il ricco programma delle tre giornate dedicate al santo patrono, protettore dei lavoratori, della famiglia, dei poveri, offre a turisti, curiosi e fedeli l’opportunità di vivere una Marettimo inedita in cui respirare il senso di appartenenza all’isola e l’attaccamento alle tradizioni religiose e folcloristiche.
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