Pantelleria "Perla Nera" e la sauna di Benikulà
Residui di Vulcanesimo- Flavia Fodale
- 18 maggio 2021
Pantelleria, “Perla Nera” isola al centro del Mar Mediterraneo, più vicina alla Tunisia che alle coste della Sicilia e scalo intermedio tra due continenti, l’antica Cossyra è un isola aspra, calda e unica nel suo genere. Il suo territorio, di origine vulcanica, offre uno scenario singolare e sorprendente per coloro che amano la natura, la geologia, l’archeologia, le immersioni e le cure termali a cielo aperto. Famosa in tutto il mondo per il suo liquoroso vino da meditazione - il passito - e per i suoi verdi capperi - ingrediente base della gastronomia locale - Pantelleria merita senza indugio l’epiteto a lei affibbiato dagli arabi, quello di “Perla Nera del Mediterraneo”.
Le particolarità di Pantelleria L’impatto con l’isola è forte e straniante e occorre del tempo per metabolizzare la bellezza selvaggia del territorio: i colori contrastanti e le forti raffiche di Scirocco - il caldo vento africano che ha costretto gli abitanti dell’isola a un particolare metodo di agricoltura - u jardinu - e all’edificazione della tipica abitazione pantesca - il dammuso - sono solamente due delle particolarità che riserva l’isola.
Visitabile a piedi, in bici, in moto o in auto, Pantelleria si mostra in tutto il suo splendore non appena ci si lascia alle spalle il centro abitato. Ricche non solo di natura ma anche di storia - da quella più recente a quella archeologica - le interne strade assolate costeggiate dalle coltivazioni di zibibbo e quelle costiere, da cui è possibile ammirare l’intenso azzurro del mare, regalano uno scenario indimenticabile per chi ha la fortuna di ammirarlo.
Rinomata inoltre per le cure termali marine e per i fanghi del Lago di Venere, luogo incantato da cui è impossibile distogliere lo sguardo, Pantelleria offre al turista la possibilità di concedersi una vera e propria sauna curativa di vapore naturale all’interno di una stretta grotta da cui fuoriescono getti di vapore: la Grotta di Benikulà o Vedinicolao.
Il “bagnoasciutto”, dislocato sul versante sud - ovest della Montagna Grande - la cima più alta dell’isola - è raggiungibile a piedi da un antico sentiero che attraversa la macchia mediterranea ed è sicuramente il luogo ideale per chi intende approfittare dei tanti e accertati benefici dei caldi vapori curativi che fuoriescono, a intervalli, da una spaccatura nella roccia.
Benikulà La grotta di Benikulà, i cui vapori possono raggiungere i 44°, è vivamente sconsigliata a tutti coloro che soffrono di pressione bassa, claustrofobia e attacchi di panico.
Le alte temperature estive dell’isola, infatti, possono mettere a dura prova anche il visitatore più resistente quindi è necessario considerare bene l’orario in cui s’intende andare sul posto. In alternativa, per chi non è avvezzo ai vapori caldi, la zona esterna alla grotta, con sedili in legno e in pietra - dà la possibilità di prendere una boccata d’aria e rilassarsi all’ombra di verdi arbusti ammirando un incantevole panorama.
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